Direttamente dal fascicolo 37 della DeAgostini, ecco a voi
Agguato ad Amon Sûl
la partita si svolge su un terreno di 90x90 cm, il male schiera quatto Nazgul e il Re degli Stregoni, il Bene schiera Aragorn e i quattro Hobbit.
Posizioni di partenza: si colloca la rovina a non più di 14 cm da uno dei bordi, dal lato più vicino alla rovina entrerà Aragorn secondo le regole descritte in seguito; dal lato opposto entrano i Nazgul; i quattro Hobbit si collocano sulla rovina, attorno al fuoco.
Regole speciali: l'attacco dei Nazgul giunge inaspettato nel cuore della notte, quindi prima di ogni turno tira un dado per stabilire se i Nazgul vengono scoperti: da 1 a 3 non vengono scoperti, da 4 a 6 vengono scoperti e nella successiva fase di movimento entra Aragorn dal lato corto.
Vincere la partita: il male per vincere deve uccidere Frodo o fare in modo che nessun eroe si trovi nelle rovine. Per la vittoria del bene è necessario, dopo che i Nazgul sono arrivati a 14 cm dalla rovina, contare cinque turni: passati i cinque turni, nella rovina non ci devono essere più Nazgul.
Prima di descrivere la partita va fatta una piccola premessa. Ieri abbiamo giocato la campagna descritta nel numero 80 e nello scenario precendente a questo, Aragorn era morto, facendo 1 nel tiro di dado per stabilire se rientrava sano o ferito. In altre parole Aragorn era "depotenziato": niente possanza, volontà e fato; solo il punto possanza gratuito a turno.
Io controllavo il bene, mentre voronwe guidava il male.
Nel primo turno gli Spettri riescono a passare inosservati e avanzano a tutta velocità verso il colle. Uno di loro si avvicina alla rupe per scalare nel turno successivo.
Nel secondo turno tiro un 5 che mi permetterà di far entrare in campo il buon Aragorn nel turno successivo. I Nazgul intanto procedono e due di loro scalano il dirupo, mentre gli altri tre si preparano a riceve il ramingo nel prossimo turno.
Terzo turno: Aragorn entra in campo ma i Nazgul stanno già salendo lungo il sentiero per la rovina. Solo grazie alla sua possanza bonus, Aragorn avanza verso gli Spettri. Con alcuni incantesimi, il Re degli Stregoni e un suo compare riescono ad allontanare ulteriormente Aragorn con Comando/Obbligo. Dopo un paio di turni così, Aragorn sfrutta il punto possanza bonus e carica i due Nazgul.
Intanto gli altri continuano a marciare verso la rovina, così gli hobbit si mettono in posizione d'attacco: sporgendosi dalle aperture della rovina cominciano una vera e propria sassaiola contro i Neri Cavalieri. Il primo a mietere una vittima è il buon Pipino: tira un 3, e due 6 uccidendo incredibilmente il Nazgul
Ai piedi del monte Aragorn vince il primo combattimento ma non fa vittime, nel turno successivo la scena si ripete ma questa volta il ramingo è implacabile: con un doppio 6 uccide Re degli Stregoni e Co., liberandosi la strada e intraprendendo la marcia verso la cima di Amon Sûl.
Intanto i Nazgul sono giunti a meno di 14 cm dalla rovina, così cominciamo a contare i turni che mancano alla fine. Il primo Nazgul raggiunge le rovine, ma il buon Samvise, usando il suo unico punto possanza, abbatte con un sasso un altro Nazgul!
al povero voronwe resta solo uno spettro dell'Anello, contro i quattro hobbit.
Decide così di lanciare un po' di incantesimi e per evitare di essere colpito da un'altra sassaiola, carica uno dei Mezzuomini, con risultati ancora peggiori: in tre turni non riesce ad uccidere nessun hobbit e anche l'ultimo Nazgul è respinto prima ancora dell'arrivo di Aragorn.
Voronwe, al colmo della disperazione, decide che il suicidio è una morte meno indegna e così fa lanciare dalla finestra l'ultimo Nazgul
adesso lascio la parola a lui per le considerazioni. L'unica cosa che posso dire io è che non ho mai fatto tanti 6 al tiro, ma soprattutto che gli hobbit lanciavano dei macigni!