| Abbiamo parlato tanto dei boardgame fantasy, qualche parola la spendiamo pure per la fantascienza. O no? Boh, tanto sto scrivendo io... Allora. Come la fantasy, la fantascienza ha fatto il suo prepotente ingresso nel mondo dei giochi fin dagli anni '60-'70. Ed essendo un genere più vecchio della fantasy, ha al suo attivo anche molti più giochi, forse anche perchè la fantasy si è in qualche modo "specializzata" nei gdr.
Boardgame di fantascienza ce ne sono a decine, e diversi sono davvero belli. Si inizia coi primissimi (anni '70 e '80) della Avalon Hill, tra cui posso citare i nomi famosi (Starship Trooper, Dune, per fare due nomi), per poi arrivare all'epoca di Star Wars, che ha prodotto parecchi giochi, e per finire ai giochi attuali, ricchi in pedine, miniature e simili amenità.
Anche qui ci sono diversi filoni. C'è il filone gestionale, in cui rientrano Dune o Merchants of Venus, e in cui la preoccupazione principale è il benessere e il commercio. C'è il filone puramente guerresco, con nomi come Starship Trooper, Stellar Conquest, Federation & Empire, e così via. C'è un misto fra i due che ha avuto credo il suo top nel bellissimo Twilight Imperium della Fantasy Flight (ne parleremo tra un attimo), e infine c'è il "pseudo-gdr" alla Heroquest che ha al suo attivo due nomi gloriosi come Space Crusade (in Italia distribuito col nome di Starquest) e il misconosciuto (qui in Italia, almeno) Siege of the Citadel. E poi ci sono i tridimensionali veri e propri, come Battletech, Warzone, Warhammer 40K, Silent Death, Battlefleet Gothic, e lo sfortunato ma bellissimo Starsiege: Rebellion.
Tra i gestionali con parte di guerra forse il più bello mai prodotto resta Twilight Imperium. Con mappa componibile fatta da esagoni, dotato di decine di carte, tabelle di riferimento, e miniature di plastica per simboleggiare astronavi, basi orbitali, fanteria, artiglieria e simili, Twilight Imperium ha due soli difetti: per giocarci bene occorrono almeno 4 persone, e ci vuole abbastanza tempo per giocarci. Si tratta di un gioco in cui ciascun giocatore rappresenta il leader di una razza capace di spostarsi nello spazio, e deve organizzare politicamente, militarmente e scientificamente le sue colonie, con lo scopo finale di farsi eleggere Imperatore. La parte diplomatica è molto ben fatta, esiste un Technological Tree ben strutturato in cui si può fare ricerca per armi, corazze, sistemi di supporto e industrie (come nei migliori videogames gestionali), e la parte di battaglia è varia, con diversi tipi di astronavi, bombardamenti planetari, spionaggio ed omicidi! Davvero vale la pena dare un'occhiata a questo splendido gioco.
Space Crusade è più o meno l'equivalente di HeroQuest nel mondo della fantascienza. Ambientato nell'universo di WH40K (quando ancora era accettabile, IMHO), Space Crusade - o Starquest se preferite - si avvale di un bel sistema di attivazioni di squadre e sopratutto di una quantità di bellissime miniature. Anche per questo gioco sono state prodotte espansioni con missioni e miniature aggiuntive. Come per HQ, anche qui il sistema è un po' sfavorevole ai giocatori e predilige i "mostri" (che nella fattispecie sono il caos... è interessante vedere quelli che oggi sono i Necron e all'epoca erano chiamati Androidi). Negli anni '90 prese piede invece un bel sistema di gioco basato su un'idea della svedese Target Games: l'universo di Mutant Chronicles. I giochi derivati da questo universo sono vari - in Italia sono arrivati quello di carte (Doomtrooper), il GDR (Mutant Chronicles) quello 3D (Warzone) e infine una versione cartacea di uno dei tre boardgames che all'estero hanno avuto un discreto successo (Blood Beret). Il più bello tra i boardgames però resta Siege of the Citadel, una specie di HeroQuest in cui ciascun giocatore controlla una squadra di Doomtrooper (due persone, uno per il corpo a corpo e uno per il fuoco di copertura), e deve fare missioni e ricerche in una Cittadella dei demoni (l'Oscura Simmetria). Il gioco è veloce ed ha anche una grande componente di competizione, dato che si può pure sparare agli altri doomtrooper o danneggiarli per fare più punti. Decisamente bello!
Infine un discorso a parte meritano i boardgames dedicati a guerre stellari. Si va dal mitico Star Warrior, il primo simulatore di scontri tra caccia da tavolo, a giochi in solitario (la battaglia di Endor) fino al ciclopico (e stracarico di miniature) The Queen's Gambit, che simula la battaglia su Naboo su quattro livelli diversi (Campo di battaglia, Palazzo reale, Spazio, Duello tra Jedi e Sith). Gioco strepitoso per la quantità di miniature e la scenografia, tra i migliori della serie.
Ancora una volta... ce ne sono tantissimi - magari è più facile rispondere a richieste di informazioni che menzionarli tutti!!
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